sabato 4 agosto 2012

Dentro la città l'inferno

«Le Mantellate so’ delle suore, ma a Roma so’ sortanto celle scure. Una campana sona a tutte l’ore, ma Cristo nun c’è sta drento a ‘ste mura».

Quando Egle comincia a sentirsi soffocare, perchè la cella non basta piu', l'aria non passa e quella poca chè c'è arriva già respirata da altre, quando pur di uscire da quella tomba di cemento e ferro accetta di lavare i panni delle monache, e va in terrazza, sempre con quella sottoveste nera e uno scialle a coprirle le spalle, il vento la prende a schiaffi in viso usando i suoi stessi capelli, gli zoccoli suonano forte sul cemento gelato, c'è l'acqua che scroscia e sembra ghiaccio liquido e altre donne che cantano e sciacquano lenzuola troppo bianche per essere vere. E poi c'è lei, la matta, quella che ha affogato il figlio, messo dentro un cestello di vimini e lasciato in tevere, sperando che galleggiasse, invece no, il cesto "s'empito d'acqua e il pupo è nnato giu' "come la camiciola dentro il fontanone del carcere giudiziario di Regina Coeli
Poi gli strilli, donne buttate in terra,dolorose come fasci di nervi scoperti, monache nere e serie che soffocano la voce lucida della coscienza, e Lei,Egle, che vacilla un attimo, che quasi singhiozza e pensi che forse adesso piange, e invece no.
Il singhiozzo diventa un urlo e poi una risata " aho, che robba che se deve vedè".
Ecco, qui , io piango.Sempre.
E come Egle, me lo scordo, e lo rivedo, sto film, lo rivedo.

giovedì 2 agosto 2012

Forma e Sostanza


365 giorni dopo.
Parlo un discreto francese.Comprensibile anche quando sono ubriaca.
Parlo un buon spagnolo.Fluente  specialmente quando sono ubriaca.
Parlo un ottimo inglese. L'accento migliora notevolmente quando sono ubriaca.
Quindi la forma l'abbiamo sistemata.
Nei prossimi 365 giorni mi occupero' dei contenuti.
Promesso.

martedì 31 luglio 2012

Allegramente disposti a caso.



Una stanza allegramente disordinata.
Perchè non si dice : allegramente ordinato ?
Sembra che l'ordine per essere allegro debba essere casuale: Allegramente disposti a caso.Forse il problema non è nell'ordine, ma nell'allegria.
E' Lei che è casuale.

giovedì 17 maggio 2012

cose che non ho

Si,anche io nell'armadio ho una camicia bianca.
Ho sempre avuto una camicia bianca.Perchè?
Perchè è un classico.La camicia bianca è elegante.Se pero' la metti sui jeans è sportiva. Se la porti da sola,per girare per casa, è sexy. 
L'ho mai messa? No. Mai stata elegante io. mai stata sportiva. mai stata sexy.
Io infilo i pacchetti di sigarette negli anfibi perchè non ho tasche.
Scendo le scale a piedi e la cosa piu' sensuale che riesco a fare è alzare un sopracciglio....ma con moooolto sforzo e dopo anni e anni di allenamento.
Pero' ce l'ho.
Ed avercela mi fa sentire organizzata.Preparata.Pronta.
No, mai stata organizzata preparata o pronta. 
camicia bianca a parte intendo.

lunedì 2 gennaio 2012

Io ho la risposta.

Dopo lunga e approfondita analisi.

Dopo aver rivisto la storia del cinema al completo: Gilda, Casablanca,Agli uomini piacciono le bionde, passando per Candy Candy e Lady Oscar, su fino ai giorni nostri, serie tv comprese e senza lasciare da parte neanche filmoni tipo la moglie di Frankenstein(della qual posseggo locandina si sappia e non si dimenichi MAI) o la piccola bottega degli orrori naturalmente quello originale non il remake zuccheroso.

Dopo aver riesumato grandi classici della letteratura tipo cime tempestose , discusso l’ultimo manuale di autodeterminazione post femminista , e aver risposto anche al piu’ mieloso test di cosmopolitan e marieclaire. 

Il mio parere di femmina è che per risolvere il conflitto fra i sessi ci vuole un conflitto paneuropeo.

Dovete annà a fa la guera con na ere sola, tornare grati di essere vivi , quasi un po’ increduli , e affamati.

È l’unica.

Se no da sta pozzanghera non se ne esce.

domenica 23 ottobre 2011

E poi nel bene, nel male, è una questione sociale coatti nella convivenza, affrontiamo il progresso



Battiato è illuminante. Immaginate di ascoltare queste parole di mattina presto( si le 09.30 nel mio universo personale è presto , non prestissimo ma presto) in un vagone RER B.
Maschi e femmine di diversa razza età cultura estrazione sociale, tutti pigiatini uno contro l’altro per minuti che sembrano interminabili ma che vengono percepiti in modo diverso a seconda della posizione che occupi o di chi ti è capitato appiccicato.
I maschi alfa che si ingrugniscono se un altro maschio gli si incolla alla schiena,si scambiano occhiatacce dialoganti e ringhiose. Il gentiluomo che si fa prendere la nevrite alla colonna vertebrale pur di non sfiorarti coi fianchi e non darti l’impressione di approfittare della calca.Quello che ti guarda tutto il tempo come se in faccia avessi le parole crociate. Gli operai con i vestiti da lavoro che puzzano di sudore e hanno sempre un metro di spazio intorno. I bassetti che alzano il mento per respirare un pochetto. Le vecchiette. Le maledette vecchiette !Che uno si domanda, ma non devi andare in ufficio, e dormi la mattina invece di occupare spazio!
Raramente ci si rivolge parola ma ci si guarda di sottecchi, ci si annusa,si sente il calore. Poi si aprono le porte e valuti chi scende e chi sale. Nuovi odori,nuove facce,spostamenti strategici,occhiate di saluto rammaricato,o sollievo, sospironi e sbuffi. Persone che normalmente non si sarebbero rivolte parola,o magari si , indifferentemente dipende dal caso, comunicano forzatamente attraverso un linguaggio corporale che non è pienamente dominabile,e che si può controllare solo fino ad un certo punto.
Quello che ti piace ti piace quello che ti disgusta ti disgusta e lo sai che non si dovrebbe vedere da fuori , non si dovrebbe percepire, ma “ fuori “c’è lo spazio che ti consente di nascondere il tuo pensiero dietro a cortesie formalità e convenevoli, nel vagone invece no, sono cm quelli che ti separano dall’altro,a volte millimetri, e nei cm non c’è spazio per i convenevoli.

venerdì 10 giugno 2011

CookieKiller

Ho finito i batticuore.
Sono i biscotti mulino bianco al cacao.
Non dei grandissimi biscotti a dire il vero, gli abbracci, i ritornelli,e i cuordimela gli sputano in testa ai batticuore, e solo restando all’interno dell’allegra fattoria mulino bianco, perché se poi volessimo alzare lo sguardo verso le gocciole extradark o addirittura i brazil della gentilini…non c’è storia.
Però i batticuore sono a forma di cuore al cioccolato,ed io sono sempre una femmina, a me i cuori al cioccolato mi inteneriscono, mi mettono di buonumore, inizio la mattina guardando un cuore al cioccolato e mi sento pure un po’ innamorata. Di chi, direte voi? Ma di nessuno! Però innamorata dentro. Magari del cuoco mulino bianco che non lo conosco ma sarà sicuramente un bel ragazzo.
Comunque stamattina c’erano pochi cuori e molti frantumi, paradigmatico direi.
Mangiare i biscotti in frantumi non aiuta, perdi il conto. Pero’ ti fa passare il tempo ,almeno a me, avete mai provato a ricomporre un biscotto frantumato? Ce la si puo’ fare. Hanno ricostruito la volta della cappella di giotto a Assisi dopo il terremoto che volete che sia riappiccicare 4 pezzi di pastafrolla.
Ma che volevo dire? Ah si, ho finito i batticuore, stavo per buttare la busta, quando leggo :
Colazione all’Italiana, saluta il giorno con un sorriso.
E sotto elencati i 10 passi giusti da fare per sorridere al giorno e sentirsi finalmente e fieramente italiani fin dalle prime ore del mattino.
10 ottimi consigli. Propositivi, pieni di speranza,amorevoli e amorosi,degni di una confezione di cuori al cioccolato. 
Io non ne metto in pratica manco uno,ma sono una brutta persona e si sa.
Continuo a leggere, con un vago senso di inadeguatezza che comincia a farsi strada nell’animo mio,e vedo :
4 biscotti un bicchiere di latte e un frutto, la colazione perfetta,del perfetto italiano,pieno di buoni sentimenti,coi denti puliti che come sorride lui sorge il sole suonano le campane e gli uccellini fanno ohhhhhhhhh!
4.
Nessuno mangia 4 biscotti un frutto e un bicchiere di latte.
Mi volete spiegare per quale assurdo motivo io dovrei rinunciare a n biscotti per introdurre nella mia dieta vitamine e calcio?
Un frutto fanno almeno altri due biscotti.
Il caffè al posto del latte, un biscotto.
Siamo già a sette.
E un altro solo per il gusto di trasgredirte? E dai ! siamo a 8 .
Con 8 si ragiona. E’ il numero dell’infinito 8.
8 si presta. Uno esce di casa , e ripensa ghiotto, mi sono fatta fuori 8 biscotti, bella giornata oggi.