giovedì 2 agosto 2012

Forma e Sostanza


365 giorni dopo.
Parlo un discreto francese.Comprensibile anche quando sono ubriaca.
Parlo un buon spagnolo.Fluente  specialmente quando sono ubriaca.
Parlo un ottimo inglese. L'accento migliora notevolmente quando sono ubriaca.
Quindi la forma l'abbiamo sistemata.
Nei prossimi 365 giorni mi occupero' dei contenuti.
Promesso.

martedì 31 luglio 2012

Allegramente disposti a caso.



Una stanza allegramente disordinata.
Perchè non si dice : allegramente ordinato ?
Sembra che l'ordine per essere allegro debba essere casuale: Allegramente disposti a caso.Forse il problema non è nell'ordine, ma nell'allegria.
E' Lei che è casuale.

giovedì 17 maggio 2012

cose che non ho

Si,anche io nell'armadio ho una camicia bianca.
Ho sempre avuto una camicia bianca.Perchè?
Perchè è un classico.La camicia bianca è elegante.Se pero' la metti sui jeans è sportiva. Se la porti da sola,per girare per casa, è sexy. 
L'ho mai messa? No. Mai stata elegante io. mai stata sportiva. mai stata sexy.
Io infilo i pacchetti di sigarette negli anfibi perchè non ho tasche.
Scendo le scale a piedi e la cosa piu' sensuale che riesco a fare è alzare un sopracciglio....ma con moooolto sforzo e dopo anni e anni di allenamento.
Pero' ce l'ho.
Ed avercela mi fa sentire organizzata.Preparata.Pronta.
No, mai stata organizzata preparata o pronta. 
camicia bianca a parte intendo.

lunedì 2 gennaio 2012

Io ho la risposta.

Dopo lunga e approfondita analisi.

Dopo aver rivisto la storia del cinema al completo: Gilda, Casablanca,Agli uomini piacciono le bionde, passando per Candy Candy e Lady Oscar, su fino ai giorni nostri, serie tv comprese e senza lasciare da parte neanche filmoni tipo la moglie di Frankenstein(della qual posseggo locandina si sappia e non si dimenichi MAI) o la piccola bottega degli orrori naturalmente quello originale non il remake zuccheroso.

Dopo aver riesumato grandi classici della letteratura tipo cime tempestose , discusso l’ultimo manuale di autodeterminazione post femminista , e aver risposto anche al piu’ mieloso test di cosmopolitan e marieclaire. 

Il mio parere di femmina è che per risolvere il conflitto fra i sessi ci vuole un conflitto paneuropeo.

Dovete annà a fa la guera con na ere sola, tornare grati di essere vivi , quasi un po’ increduli , e affamati.

È l’unica.

Se no da sta pozzanghera non se ne esce.

domenica 23 ottobre 2011

E poi nel bene, nel male, è una questione sociale coatti nella convivenza, affrontiamo il progresso



Battiato è illuminante. Immaginate di ascoltare queste parole di mattina presto( si le 09.30 nel mio universo personale è presto , non prestissimo ma presto) in un vagone RER B.
Maschi e femmine di diversa razza età cultura estrazione sociale, tutti pigiatini uno contro l’altro per minuti che sembrano interminabili ma che vengono percepiti in modo diverso a seconda della posizione che occupi o di chi ti è capitato appiccicato.
I maschi alfa che si ingrugniscono se un altro maschio gli si incolla alla schiena,si scambiano occhiatacce dialoganti e ringhiose. Il gentiluomo che si fa prendere la nevrite alla colonna vertebrale pur di non sfiorarti coi fianchi e non darti l’impressione di approfittare della calca.Quello che ti guarda tutto il tempo come se in faccia avessi le parole crociate. Gli operai con i vestiti da lavoro che puzzano di sudore e hanno sempre un metro di spazio intorno. I bassetti che alzano il mento per respirare un pochetto. Le vecchiette. Le maledette vecchiette !Che uno si domanda, ma non devi andare in ufficio, e dormi la mattina invece di occupare spazio!
Raramente ci si rivolge parola ma ci si guarda di sottecchi, ci si annusa,si sente il calore. Poi si aprono le porte e valuti chi scende e chi sale. Nuovi odori,nuove facce,spostamenti strategici,occhiate di saluto rammaricato,o sollievo, sospironi e sbuffi. Persone che normalmente non si sarebbero rivolte parola,o magari si , indifferentemente dipende dal caso, comunicano forzatamente attraverso un linguaggio corporale che non è pienamente dominabile,e che si può controllare solo fino ad un certo punto.
Quello che ti piace ti piace quello che ti disgusta ti disgusta e lo sai che non si dovrebbe vedere da fuori , non si dovrebbe percepire, ma “ fuori “c’è lo spazio che ti consente di nascondere il tuo pensiero dietro a cortesie formalità e convenevoli, nel vagone invece no, sono cm quelli che ti separano dall’altro,a volte millimetri, e nei cm non c’è spazio per i convenevoli.

venerdì 10 giugno 2011

CookieKiller

Ho finito i batticuore.
Sono i biscotti mulino bianco al cacao.
Non dei grandissimi biscotti a dire il vero, gli abbracci, i ritornelli,e i cuordimela gli sputano in testa ai batticuore, e solo restando all’interno dell’allegra fattoria mulino bianco, perché se poi volessimo alzare lo sguardo verso le gocciole extradark o addirittura i brazil della gentilini…non c’è storia.
Però i batticuore sono a forma di cuore al cioccolato,ed io sono sempre una femmina, a me i cuori al cioccolato mi inteneriscono, mi mettono di buonumore, inizio la mattina guardando un cuore al cioccolato e mi sento pure un po’ innamorata. Di chi, direte voi? Ma di nessuno! Però innamorata dentro. Magari del cuoco mulino bianco che non lo conosco ma sarà sicuramente un bel ragazzo.
Comunque stamattina c’erano pochi cuori e molti frantumi, paradigmatico direi.
Mangiare i biscotti in frantumi non aiuta, perdi il conto. Pero’ ti fa passare il tempo ,almeno a me, avete mai provato a ricomporre un biscotto frantumato? Ce la si puo’ fare. Hanno ricostruito la volta della cappella di giotto a Assisi dopo il terremoto che volete che sia riappiccicare 4 pezzi di pastafrolla.
Ma che volevo dire? Ah si, ho finito i batticuore, stavo per buttare la busta, quando leggo :
Colazione all’Italiana, saluta il giorno con un sorriso.
E sotto elencati i 10 passi giusti da fare per sorridere al giorno e sentirsi finalmente e fieramente italiani fin dalle prime ore del mattino.
10 ottimi consigli. Propositivi, pieni di speranza,amorevoli e amorosi,degni di una confezione di cuori al cioccolato. 
Io non ne metto in pratica manco uno,ma sono una brutta persona e si sa.
Continuo a leggere, con un vago senso di inadeguatezza che comincia a farsi strada nell’animo mio,e vedo :
4 biscotti un bicchiere di latte e un frutto, la colazione perfetta,del perfetto italiano,pieno di buoni sentimenti,coi denti puliti che come sorride lui sorge il sole suonano le campane e gli uccellini fanno ohhhhhhhhh!
4.
Nessuno mangia 4 biscotti un frutto e un bicchiere di latte.
Mi volete spiegare per quale assurdo motivo io dovrei rinunciare a n biscotti per introdurre nella mia dieta vitamine e calcio?
Un frutto fanno almeno altri due biscotti.
Il caffè al posto del latte, un biscotto.
Siamo già a sette.
E un altro solo per il gusto di trasgredirte? E dai ! siamo a 8 .
Con 8 si ragiona. E’ il numero dell’infinito 8.
8 si presta. Uno esce di casa , e ripensa ghiotto, mi sono fatta fuori 8 biscotti, bella giornata oggi.

lunedì 30 maggio 2011

Cogito ergo Single

28novembre 1998-29maggio 2011.
Adesso c’è una data di inizio e una di fine.
Poi c’è una data di inizio 30maggio2011.
Primo giorno da single, un lunedi di fine maggio.
Mica male per un inizio. E’ buono iniziare d’estate. C’è piu’ luce, fa piu’ caldo quindi sei contenta che non ci sia nessuno a scaldarti il letto ed alitarti addosso.
Il futuro è tutto davanti a me, quando lo vivo poi ve lo racconto.
Adesso invece faccio due considerazioni due su ieri, gli ultimi giorni,l’ultimo mese.
Ieri la mamma di Andrea piangeva disperatamente mentre il figlio radunava le sue cose.
Io lo guardavo fare le valige e pensavo che stava usando la mia valigia zebrata pagata 14 dollari e comprata ad Hollywood a settembre dello scorso anno durante la nostra ultima vacanza insieme, quella in cui ci saremmo dovuti far sposare da Elvis.
Per fortuna Elvis era impegnato. La mia valigia la rivoglio. E’ uguale al mio portafogli.
Quando ci siamo salutati,lei non stava quasi in piedi e io cercavo di consolarla dicendole  che io ho amato Andrea per ogni singolo giorno di questi 17 anni, e che sono stati i 17 anni piu’ belli della mia vita, e che li rifarei tutti e quindi lei non deve odiare il figlio perché non ci si ama piu’.
Poi ho salutato lui.
Io lo adoro. Lo trovo veramente bello e interessante. E penso sinceramente che debba morire solo rimpiangendo me per il resto dei suoi giorni, ma non perché lo odio, solo perché preferirei avere la certezza matematica di essere ora e per sempre la donna piu’ importante della sua vita,e l’unico modo per esserne certi è che lui muoia solo. Ma con affetto. Non so se riesco a spiegarmi,ma sono sicura che anche voi in fondo in fondo volete essere l’amore bellissimo del vostro ex. Mica saro’ l’unica ad avere un ego pieno di personalità !
Quando finalmente sono usciti di casa mia, ho sospirato e guardato i miei cani.
Due dementi. Sdraiati di fronte la porta di casa a guardare il vuoto.
Meno male che non hanno la concezione del tempo e che fra un po’ si dimenticheranno che Andrea non torna, non li posso guardare cosi’ depressi. Sembrano due disgraziati.
Dopo mezz’ora che Andrea era uscito di casa guardavo i love radio rock in inglese e senza sottotitoli. C’erano solo luci spente e un sacco di inenso .Mangiavo uno yogurt muller menta e limone(fa veramente schifo) fumavo. E l’ho fatto subito.
Voi direte …embè? 
Istintivamente e senza ragionare, il mio ego ha colto le opportunità di un’assenza : non dover cambiare la lingua ai film, non dover aprire la finestra per stemperare l’odore di incenso, sapere se hai voglia o no di cucinare e agire di conseguenza senza dover trovare compromessi , muoversi al buio senza problemi perché io so dove ho messo i mobili. 
30 minuti e il mio ego aveva già preso il sopravvento.
Mi son preoccupata e mi son domandata :
Ma saro’ anaffettiva ? o sono solo repressa? 
Questa è la domanda che mi assilla.
Certo che se sono repressa sono repressa tantissimo. Talmente tanto che non riesco a capire neanche io se soffro come soffro e quanto soffro.
Con me è sempre tutto un po’ normale, come è sempre.
Decido io chi come quando e perché. Poiché non sempre sono del mio parere, faccio e disfo come mi pare.
A seconda della persona con la quale parlo, racconto la parte di storia che mi va di raccontare con il tono che voglio usare.
Non mi prende la frenesia del : vuoto il sacco mollo il malloppo guardate quanto soffro dovete ascoltarmi. 
Per la maggior parte del tempo percepisco che da me ci si aspetta qualcosa, una reazione, ognuno diversa in base all’idea che si è fatto di me.
C’è chi si aspetta che io pianga, perché se piango davanti a lui allora vuol dire che è speciale e che gli voglio bene. C’è chi si aspetta che io non ne parli pensando che sono fatta cosi’ e che in fondo lui è speciale perché condivido questo mio andare avanti come se niente fosse proprio con lui e non con un altro. C’è chi si aspetta la negazione pensando “ ah ah negazione !!!!” e chi invece lo sfogo. C’è chi ha paura di dirmi come la pensa, pensando che non sono pronta a conoscere la verità e chi invece non vedeva l’ora anzi, erano 17 anni che aspettava !
Io continuo a darmi come voglio quanto voglio e a chi voglio,ed è vero, ognuno è speciale,e solo lui ha quello che gli do.
Io fondamentalmente sto.
Alla fine non è cambiato nulla. 
Anzi è cambiato molto ma è cambiato un molto che ho condiviso sempre e solo con Andrea, e che non è mai appartenuto a nessun altro.