lunedì 18 febbraio 2013

Io non ho mai voluto fare l’astronauta

Io non ho mai voluto fare l’astronauta.
Ho desiderato fare/essere veramente di tutto, ma l’astronauta mai.
Una delle mie occupazioni preferite ,in effetti ,era immaginarMI.
Non immaginare in generale, ma immaginare ME in una particolare situazione, che poi era la Mia vita nel futuro.
In tutti i futuri possibili, sia quelli futurissimi ,ovvero in astronavi di design anni 80  parcheggiate a spina in mondi verdi e acquosi popolati di insetti intelligenti scienziati fuori di testa e organizzazioni di ribelli niente male, che quelli passatissimi, rinascimentali, medioevali, addirittura paleolitici.
No, credetemi, non c’è incoerenza. Se  hai 10 anni, e ti immagini il tuo futuro di diciottenne nel paleolitico, anche se il paleolitico si è concluso  circa 2 milioni di anni fa, è comunque futuro.
Lo potremmo definire un futuro anteriore. Ma non lo confondete  con il tempo composto che tutti abbiamo studiato alle elementari e che nessuno usa mai perché in effetti non serve. O  meglio servirebbe pure ma si sa ,la consecutio temporum …..la tauromachia…
Comunque avevo un’immaginazione niente male io a quella età lì.
Sono stata con successo, un anatomopatologo che squartava cadaveri senza il minimo fremito delle labbra o tremito della mano. Avevo trovato anche l’aspetto positivo dell’anatomopatologia legale.
Lo volete sapere? Ve lo dico: Sei comunque un Dottore, ma non devi salvare la vita a nessuno. E soprattutto Non puoi ammazzarli. Sono già morti. Pratico.
Non sembra ma puo’ fare la differenza fra una vita schiacciata dal senso di responsabilità e asfissiata dai sensi di colpa, e una vita serena. In pace.
Sono stata svariate principesse. Non è un mestiere? Lo dite voi. E’ uno dei lavori peggiori si possa immaginare. Una faticaccia.ma io ero piuttosto brava. Ero una principessa tipo lady Oscar,molto democratica, severa ma giusta.
Sono stata diverse Dee, la migliore era una dea di mia invenzione, una specie di sirena che si chiamava zucchero perché aveva tutti i capelli bianchi.
Sono stata una cantante,un’attrice, una motociclista, una ladra, MAI UNA GUARDIA e lo scrivo maiuscolo e con orgoglio, una pittrice.
In quasi tutte le mie vite, ero single, vivevo in case con finestre enormi, senza mobili, circondata da pietre e acciaio. Il mio architetto interno era evidentemente un fissato dei loft.
Io da bimba mi immaginavo in tanti modi, ma mi immaginavo sempre sola. Felicemente sola. Bianca di pelle e di capelli, in case di roccia e acciao, senza nessuno intorno.
Ve lo dicevo.
Io da piccola non ho mai voluto fare l’astronauta che atterra sulla luna.
Io da piccola volevo fare la Luna.

venerdì 28 dicembre 2012

Il confessionale non mi riguarda il tribunale si.

Questo è uno stralcio preso dall intervista rilasciata a pontifex dal giudice Carnevale.


Sono le donne a provocare?
"questo direi di no. Poi bisogna vedere caso per caso. Non perché una donna cammini di sera, questo autorizza all'assassinio, anche se prudenza vuole che la stessa donna non usi vestiti provocanti o atteggiamenti equivoci che possano determinare eccitazione. Sarebbe bene che le donne evitassero ambienti poco raccomandabili per una questione di sana prudenza".

Prudenza vuole che la donna non usi vestiti provocanti o atteggiamenti equivoci.
Non me lo dice un prete.
Io non sto inginocchiata in un confessionale,e non sto ascoltando la voce di chi mi parla per bocca di Dio.
lo dice un giudice. Una carica dello Stato.Il mio stato.L'Italia. Lo dice uno che potrei incontrare in un tribunale.
in chiesa ci vai se ci credi. in tribunale ci vai se ci lavori o ci sei costretta.
Ci vai da carnefice  o purtroppo  da vittima
Allora quello che dice una carica dello Stato,è importante.Tanto importante.
E io ci voglio pensare.
E mi chiedo: Quando sono provocante? Quando equivoca?
No perchè voglio esserne sicura.Sono equivoca quando accetto da bere da qualcuno appena conosciuto in un locale? Sono provocante se indosso gonne corte?
Il rossetto rosso è troppo erotico? E i sandali che lasciano il piede nudo? Perchè ci sono anche i feticisti,quelli che se ti scopri le tette manco ti guardano ma quando mostri un piede,sbarellano.
Ecco io vorrei un manualetto.
Un libricino che mi spiegasse come e quanto essere moderata.
Per essere assolutamente certa che quando un giudice si metterà a guardare caso per caso, troverà il mio armadio, il mio trucco,il mio vocabolario,irreprensibili.
Puri,casti.Innocenti.
E rassicurato dalla mia condotta possa condannare il mio eventuale molestatore con la coscienza tranquilla.
Certo di chi fra i due sia la vittima e chi il colpevole.
Non come in tutti quei casi in cui lei chissà dove andava in giro a quell'ora di notte
Chissà che faceva
Chissà che cercava
Chissà come era vestita
Chissà se aveva bevuto
Chissà che gli ha detto
Chissà se all'inizio ci stava e poi ha cambiato idea
Chissà se era vergine
Chissà quanto lo ha provocato
Chissà,.....



giovedì 13 dicembre 2012

Mai Stata Zitta

Stai zitta Cretina.
Stai zitta o t’ammazzo.
Stai zitta non lo dire a nessuno, che vergogna.
Stai zitta che i vicini ti sentono.
Stai zitta che i bambini si svegliano.
Stai zitta che mamma non lo deve sapere.
Stai zitta che tanto non gliene frega niente a nessuno di te.
Stai zitta tanto nessuno ti crede.
Stai zitta o ti licenzio.
Stai zitta non lo vedi che sei ridicola.
Stai zitta,tanto è cosi’ da che mondo è mondo.
Stai zitta e porta rispetto.
Stai zitta tanto nessuno ti sente.
Stai zitta troia.
Stai zitta o lo sapranno tutti.
Stai zitta e sopporta.
Stai zitta, che ti metti a raccontare i fatti tuoi in giro! E a chi?
Stai zitta,che vergogna per la tua famiglia.
Stai zitta,ma chi ti conosce !
Stai zitta ma chi ti guarda,non lo vedi quanto sei brutta!
Stai zitta ,bugiarda !
Stai zitta tanto nessuno ti aiuta.
Stai zitta,eri ubriaca ,ci stavi.
Stai zitta,ma dove andavi in giro a quell’ora di notte!
Stai zitta,ma guarda come sei vestita.
Stai zitta e fatti i fatti tuoi,che ti frega chi la conosce quella.
Stai zitta e fai finta di non sentire.
Stai zitta e fai finta di non vedere.
Stai zitta non sono affari tuoi.

E’ dietro tutti questi silenzi, che si nascondono gli uomini violenti.


lunedì 26 novembre 2012

Just take my impure thoughts and leave

Chi sia, cosa faccia,come, e quanto bene, lo dovreste leggere sul suo sito. Cliccando il Link sul suo nome.
Sotto invece,quello che penso io.Perchè mi piace cosi' tanto.Come mai continuo a cliccare sul suo sito,sperando abbia caricato un altro dei suoi piccoli capolavori.
L'ho visto la prima volta a Montmarte.in una piccola galleria che frequento. 
Mi sono avvicinata subito,immediatamente incuriosita da quei pupazzetti buffi,con occhi o denti troppo veri e grandi per essere casuali. Gli artisti non si sbagliano. E io volevo capire il perchè di quegli sguardi enormi.
I suoi disegni sono semplici, in effetti, e apparentemente infantili.
Chi non saprebbe riprodurre  una figura umana come quella?
Testone imponenti, corpi squadrati.
Non c'è quasi mai un fondale.
Lo spazio in cui si muovono i personaggi  di Jan, non è un luogo fisico.
I suoi bizzarri pupazzetti siedono di fronte alla paura, saltellano fra gioia e amore, indietreggiano solo per non bagnarsi i piedi di melanconia o tristezza.
Hanno occhi veri e grandissimi per guardarci meglio, e bocche grandi per baciarci o mangiarci...chissà!
I loro sono pensieri fruttati, riflessioni delicate come fiori, considerazioni di china e acquarello.
Così innocenti,così semplici,che non puoi non provare a rifletterci.
E all'improvviso, quello sgorbietto buffo, diventi tu.
Jan pur non conoscendoti, ti ha dipinto. Proprio te.
Non è meraviglioso? Si che lo è! Meraviglioso e fantastico come solo l'Arte puo' esserlo.

Il suo sito:

venerdì 2 novembre 2012

Il perfettissimo

14 scatti.Uno di fila all'altro.
E un titolo:
Ricerca della comodità in una poltrona scomoda.
 Bruno Munari  .
In 14 scatti la sua lucida riflessione sul design. Assolutamente irresistibile.


mercoledì 24 ottobre 2012

Chi l'ha vista.


Oggi con un'amica parlavamo di sparire.
Nulla a che vedere con una dieta drastica,assolutamente no.
Parlavamo del classico pacchetto di sigarette.
Sui pacchetti di sigarette ci scrivono che causano il cancro, che fanno venire le rughe, che ti appestano l'alito che manco un rospo ti bacerebbe, che ti ingialliscono le unghie e il giallo non va di moda , che ti cariano i denti. Mai  e dico MAI ci hanno scritto: Attenzione,alcuni pacchetti di sigarette funzionano da teletrasporto, li paghi sotto casa e li apri a Isla Mujeres.
Ma non era di sigarette che volevo parlare.Volevo parlare dello sparire.
Io sono sparita un sacco di volte.Come sparisco io manco mago Merlino.
Sono sparita da casa, sono sparita da scuola ( e non era una banale sega, dilettanti ,la mia è stata 37 giorni di studiata latitanza), sono sparita dal quartiere, dalla città, sono sparita anche dalle vite della gente che avevo intorno.
Sparisco di continuo. Pero' non sono mai sparita qui e riapparsa in un'isola esotica.
Quello mi piacerebbe.
Esci di casa, vai a comprare le sigarette, e alla modica cifra di 5 euro e 70 centesimi BAAAAM , Caraibi.
Mi tingo bionda, mi abbronzo, mi nutro di cocco, e mi spaccio per una ballerina di macarena dall'andamento equivoco e l'andatura dondolante.
Non mi troveranno mai. Gli altri.
 Io invece, se anche volessi perdermi non credo che ci riuscirei. Sono distratta con tutto tranne che con me stessa e gli accendini.
Credo sinceramente che anche se volessi perdere me stessa , alla fine sarebbe proprio come con gli accendini, ovvero sono uscita con uno e mi ritrovo ad averne tre.
Tre accendini li posso sostenere, tre Me decisamente no.Un pacchetto di sigarette a testa, 60 sigherette al giorno , mi puzzerebbero i capelli in modo impressionante.
Quindi, perdersi mai, sparire ....ogni tanto.Basta poco.Tipo oggi.
Ho buttato 270 e.mail non lette. Non so neanche chi le abbia scritte.
Seleziona tutto, cancella,svuota.
PUFF.Sparita.