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sabato 11 giugno 2005

i bambini li portano le farfalle,ma li lasciano tutti nel bosco di tolfa.




Poramore è un P.R. eccezionale
E' riuscito a movimentare una serata già di per se movimentata. Lo ringrazieremo a lungo per questo.
Ieri sera finito il triste lavoro che ahimè mi sono scelta. mi sono dedicata alla mia attività preferita, quella di farmi pittare il corpo.


Stavolta non con aghi senza inchiostro, no ! E neanche solo con quello nero come venerdì scorso. Ma con i colori tutti.
Il risultato? Una splendida farfalla che ha dei fiori di loto dipinti con i colori del fuoco al posto delle ali.
Un *pezzo* impegnativo, sia dal punto di vista grafico che dal punto di vista fisico. Dopo un ' ora e mezza passata sotto gli aghi su ferite non ancora completamente rimarginate,esco dallo studio e mi fumo una sigaretta


E' noto infatti i loro potere antinfiammatorio nonché analgesico.
Me ne sto li fuori, in piazza calamatta a civitavecchia , con il braccio gonfio e vagamente sanguinante, fumo soddisfatta con aria leggermente assente ,quando mi si avvicina una pischellottera( giovane ragazza appena diciottenne al suo primo voto e alla sua terza scopata)e mi propone il pieghevole del comitato "io non voto".
Sorrido perché sono educata,sorrido perché sono anche democratica , sorrido perché sono felice e soddisfatta nonché momentaneamente menomata,e sorridendo  le dico che grazie so già cosa votare.
NON L'AVESSI MAI DETTO !
Ma come ho potuto IO proprio ME probabile tossicodipendente schiava della nicotina e dell'arte dubbia del tatuaggio, pensare di avere un'opinione eticamente corretta e rispettabile? La tipa mi spiega animatamente nonché animosamente che incredibile a credersi siamo stati tutti embrioni, io compresa, e che se ad un embrione con solo quattro cellule gliene togli una, tu quell'embione lo uccidi .E chi è che uccide? I macellai.E gli assassini.


Si mi ha dato dell'assassina.


Mentre Poramore Alberto e la tatuatrice ,conoscendomi bene, rintanati nel negozio se la  ridevano come matti.
Mi ha detto assassina. Senza che io dicessi altro che " no grazie so già cosa votare".
Che ho fatto?
Ho guardato a lungo i suoi 18 anni nuovi nuovi. Ho respirato per 18 volte. Ho ingoiato l'assassina.
Ma non per sputarglielo in faccia parzialmente digerito.
No , l'ho ingoiato perché sono coerente.
E se devo scegliere fra un embrione e una 18enne preferisco assassinare un embrione.
Quindi l'ho lasciata andare.E quando si è allontanata, giuro,respirava ancora.
Sono rientrata in studio e mi sono fatta finire il mio bellissimo tatuaggio.
Ma Poramore ? il P.R ?
Adesso ci arrivo.
Torna una mia amica da Barcellona. In nave. Quindi arriva a Civitavecchia. Il ragazzo è il fonico di Poramore ma è anche un tassinaro. Insieme a loro c'è un sessuologo con il quale conduce non solo quale ricerca in una clinica specializzata in sessuologia transgender. Ci raggiungono e la conversazione fra referendum sull'inseminazione artificiale , legge 40, e sessuologia transgendere si fa cosi' appassionata e appassionante che decidiamo di andare a mangiare e bere vino sperduti fra le montagne tolfetane e il bosco di manziana.
FICO
Il posto è splendido, il vino divino ,la pappa eccellente. Ci sono le civette, le volpi ,i cinghiali ,tutti vivi e liberi. E ti guardano. E si incazzano pure volendo.
La strada è di quelle a mille curve che sembra finire sempre nel buio assoluto ma alle spalle se ti giri vedi il mare e la luna.
Bel posto dove mangiare, bel posto dove passeggiare ...
POSTO DEL CAZZO DOVE FINIRE LA BENZINA .
A pancia piena, mediamente ubriachi, in 7 dentro un tassi' romano, abbiamo girato fino alle 3 del mattino cercando un self service e sperando di ricordarci esattamente in quale anfratto boschivo avevamo abbandonato la mia seicento a secco.
Abbiamo fatto circa 200 km girando in tondo e giocando a chi vede per primo cosa, e abbiamo appurato di essere tutti dei super eroi con vista a infrarossi , perché tramontata la luna, in quei boschi si spegne la luce e a ninna.Ma non buio urbano.Buio di foresta.Buio nero.
Abbiamo riso molto e abbiamo divorato i biscottini al vino che qualcuno previdente aveva sottratto al tavolo del ristorante e si era infilato furtivamente in tasca. C'è chi ha sboccato bordo strada,a quanto pare su un cespuglietto di  mentuccia romana,perché poi ha detto che gli era venuta voglia di Fernet,e chi invece ha deciso di scendere a contare le stelle iniziando anche da1....a 50 lo abbiamo ricaricato in macchina a forza. Poi alla fine delle molte peregrinazioni di cui alcune al limite della umana follia, siamo tornati in noi ,e alla nostra auto.
E' tutto confuso?
Si anche per me è cosi', ma io ho la scusa del vino.

giovedì 12 maggio 2005

Ricamata a sangue




la misura della mia follia è incisa sul mio polso e parte dell'avanbraccio.


Una splendida farfalla con ali macchiate di sangue. Di inchiostro non ce n'è , non è stato usato. Perchè? Perchè io sono pazza ma pure gli altri non scherzano .
Ieri sera ho fatto diversi chilometri alla volta di quel di civitavecchia.
Mica per il mare, no, e neanche per il pesce che a me i pesci piacciono vivi. L'ho fatto per l'Arte.


Quella del tatuaggio naturalmente. Infatti a Civitavecchia c'è la mia "tingipelle" di fiducia.
Allora?
Allora, il mio amichetto pittore ha deciso di cimentarsi nella nobile arte del tatuaggio e aveva bisogno di una cotenna di porco. Ha provato in tutte le macellerie del casilino ma niente la pelle di porco.non si trova .Che fa? Chiede a me di trovargliela, io mi guardo il polso e dico "tiè", non è porco...al massimo porca.Lui accetta , Poramore dubita, e in tre partiamo.


Il disegno lo penso io, e lo butto giu' su carta.Con la matita son bravina. Ma con la fantasia di piu', quindi non sempre la mano riesce a seguire la testa. Ma l'idea c'era.


Una farfalla,con ali che sembrassero dei petali di fiore di loto,ma anche un po' delle fiamme .naturalmente Rossa .


Difficilotta eh? Ma ve l'ho detto che il mio amico è pittore? Pittore vero, con tanto di laurea all'accademia di belle arti,e esposizioni fatte,e quadri venduti. Diciamo che mi ha aggiustato un po' il disegno. Lo ha reso perfetto.


Quindi partiamo.Io , il mio disegno, il pittore,il mio compagno,in mezz'ora siamo da Paola,la Tingipelle.


Tutti erano agitati, tutti erano preoccupati tranne me che me ne stavo seduta buona buona col mio polso in bella vista e in testa l'effetto decorativo splendido che immaginavo avrebbe avuto quel disegno sulla mia pelle.


Lui mi disinfetta il polso, Paola gli spiega un paio di cose, lui annuisce e si avvicina con l'ago .Stop.


Lo guardo tremare, e gli domando :"perche' ?"
E lui " e se ti faccio male ?"
E io " magari mi piace" lui ride e si rilassa, sta per cominciare .
Arriva il mio compagno,e secco dice :"oh non me la stroppià"
Arindanghete. Il pittore si riblocca, altra seduta di psicanalisi , si ritranquillizza , accende la macchina ....
Arriva Paoletta, la Tingipelle: " ma non vuoi cominciare con qualcosa di piu' facile ?"


Arispegni il motore, arisuda, ariconsola ,ariaggiustatearimmettetebene..... non ce la fa , non se la sente.
Io a sto punto mi spazientisco e chiedo: Perchè?


E se ti faccio male ? E se sbaglio ? E se non ti piace ? Mica c'ho na gomma che cancello.


In effetti. Io avevo cieca fiducia in lui e nel suo talento.Era lui che non ne aveva abbastanza in se stesso.Ma era lui che doveva accendere la macchinetta e tatuare.


Quindi?
Quindi gli ho fatto accendere la macchinetta per l'ennesima volta, non gli ho fatto caricarel'inchiostro e ho lasciato che disegnasse per ore sul mio braccio a mano libera.


Ogni tanto asciugavo il sangue , ogni tanto strillavo cosi' solo per mettergli paura e fargli passare la paura di farmi male , ogni tanto ridevo, alla fine lui ha superato la paura e il mio braccio adesso è ricamato a sangue.


Ho un tatuaggio paleolitico.Quelli fatti con l'incisione .


Guarirà fra 10 giorni, poi ci rivedremo e finalmente metterà l'inchiostro su sta cavolo di macchinetta e nella mia pelle.