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domenica 23 ottobre 2011

E poi nel bene, nel male, è una questione sociale coatti nella convivenza, affrontiamo il progresso



Battiato è illuminante. Immaginate di ascoltare queste parole di mattina presto( si le 09.30 nel mio universo personale è presto , non prestissimo ma presto) in un vagone RER B.
Maschi e femmine di diversa razza età cultura estrazione sociale, tutti pigiatini uno contro l’altro per minuti che sembrano interminabili ma che vengono percepiti in modo diverso a seconda della posizione che occupi o di chi ti è capitato appiccicato.
I maschi alfa che si ingrugniscono se un altro maschio gli si incolla alla schiena,si scambiano occhiatacce dialoganti e ringhiose. Il gentiluomo che si fa prendere la nevrite alla colonna vertebrale pur di non sfiorarti coi fianchi e non darti l’impressione di approfittare della calca.Quello che ti guarda tutto il tempo come se in faccia avessi le parole crociate. Gli operai con i vestiti da lavoro che puzzano di sudore e hanno sempre un metro di spazio intorno. I bassetti che alzano il mento per respirare un pochetto. Le vecchiette. Le maledette vecchiette !Che uno si domanda, ma non devi andare in ufficio, e dormi la mattina invece di occupare spazio!
Raramente ci si rivolge parola ma ci si guarda di sottecchi, ci si annusa,si sente il calore. Poi si aprono le porte e valuti chi scende e chi sale. Nuovi odori,nuove facce,spostamenti strategici,occhiate di saluto rammaricato,o sollievo, sospironi e sbuffi. Persone che normalmente non si sarebbero rivolte parola,o magari si , indifferentemente dipende dal caso, comunicano forzatamente attraverso un linguaggio corporale che non è pienamente dominabile,e che si può controllare solo fino ad un certo punto.
Quello che ti piace ti piace quello che ti disgusta ti disgusta e lo sai che non si dovrebbe vedere da fuori , non si dovrebbe percepire, ma “ fuori “c’è lo spazio che ti consente di nascondere il tuo pensiero dietro a cortesie formalità e convenevoli, nel vagone invece no, sono cm quelli che ti separano dall’altro,a volte millimetri, e nei cm non c’è spazio per i convenevoli.

domenica 26 giugno 2005

Shake your tail feather


Perchè sento la musica cosi' alta?
Perchè fa bene alla salute è una.
Perchè effettivamente mi sfoga è un'altra , e funziona.
Poi perchè appago le mie pulsioni egocentriche, e appresso a gargarozzi di prima classe mi agito, ballo ,mimo tutto, come sei fossi io, e se stono c'è Aretha che strilla e a me chi mi sente?
E poi c'è il meglio.
La visionaria speranza che un giorno, presa dal ritmo, avvolta nel gorgheggio, ondeggiando e sculettando come la piu' piaciona delle dive MTV, attraversero' tutto il salone, ancheggero' con il cane in giardino aprendo il cancello , e poi coinvolgente come una doccia di Nadia Cassini arrivero' per strada strillando su base pentatonica, e tutto il mio quartiere correrà li ad ancheggiare insieme a me come nei migliori video pop,anzi come nel film blues brother.
No , oggi no.oggi ho solo fatto la doccia.