venerdì 23 giugno 2023

Il laghetto di west hampstead

ora vi racconto come sono diventata una TERF. lo so, il problema mio è che non sono una trans-esclusionary, e manco una radical, ma sono decisamente una femminista, e a volte non sembra ma basta. Al parco di west hampstead ci sono 3 laghetti nei quali ti puoi bagnare. il più grande è unisex, poi due piccoli, uno esclusivamente maschile e uno esclusivamente femminile. il laghetto esclusivamente femminile è imboscatissimo,da fuori non vedi nulla solo fitta vegetazione, dentro donne di tutte le religioni e pudori e taglie si rilassano e si bagnano al riparo da sguardi maschili. tutto tranquillo fino s che...self identification. self identification è quella cosa per cui se io mi dichiaro un uomo, nessuno puo obiettare.Self identification è verità e se ne dubiti tu sei transfobico. Al laghetto femminile si presenta immediatamente un drappello di persone self identifying as female ma con visibilissimi attributi maschili e chiedono di entrare. gli si fa notare che c'e un laghetto misto, loro vogliono entrare in quello femminile, gli si fa notare che ci sono le donne nude, loro vogliono entrare, gli si fa notare che ci sono donne musulmane senza velo e in bichini si dovranno rivestire e lasciare il laghetto, loro vogliono entrare, gli si fa notare che ci sono donne che non gradiscono vedere genitali maschili esposti, loro vogliono entrare. Ecco, io non ho problemi a vedere piselli esposti, non sono religiosa, non sono pudica, non ho traumi per cui entro in tensione in presenza di genitali maschili, ma le mie sorelle magari si, e tu non gli devi rompere i coglioni. Quindi non passi. Ecco cosi sono diventata TERF.è stato un attimo. - Quindi sei transfobica? Io credo nelle pari opportunità e in pari diritti, nel diritto delle sorelle trans di identificarsi con il genere che sentono vero, di vivere la loro vita in accordo, di avere accesso a supporto e cure e magari anche prestiti a tasso ridotto per poter affrontare le spese che il percorso richiede, credo nel loro diritto a pari opportunità nel posto di lavoro,nel loro diritto ad una famiglia e alla maternita' per adozione o altro, nell'aggravante di omotransfobia nei reati di odio, quindi a naso io direi che no, non sono transfobica. - Vabbè ma allora i bagni? come li risolvi i bagni? E gli spogliatoi? uguale,tre spazi, donne (biologiche e "chirurgiche") uomini (biologici e chirurgici) e unisex. - TERF. E lo sport? ehhhhh sullo sport ne riparliamo, che quello non mi tocca solo ideologicamente ma anche personalmente. -TERF. https://www.hampsteadheath.net/swimming-ponds “a unique women-only space for swimming and relaxation that also provides a place of refuge and security for women and girls of all ages, including those who have suffered violence, abuse and coercive control; those with disabilities; low paid and unwaged carers; and those from religious faiths that require modest dress and segregation of the sexes.”

martedì 9 marzo 2021

 Ma che me ne frega a me della royal family? Niente, dei reali niente niente, della retorica Santa/Puttana invece tanto. Ma soprattutto mi intriga sapere come ci finisci a far parte di una o dell'altra categoria. Chi ti ci mette e perche'? Quali sono i criteri? Chiaramente bisogna essere minimo in due,una santa e l'altra per opposizione puttana. In questo caso potrebbe essere facile, quello che fa la santa UP quello che fa la puttana DOWN.

 E invece: 

Credeteci o no, esattamente lo stesso gesto, anche lo stesso pasto, possono, nello stesso anno nello stesso paese,dallo stesso tabloid, addirittura nella stessa famiglia, essere considerati diversamente ed asserire la santita' di una e l'insita puttanagine dell'altra.
Ma come e' possibile? Una rosa e' una rosa e' una rosa diceva Gertrude Stein, invece l'avocado  no. l'avocado e' il tenero gesto di un marito premuroso e un solido tocasana per le nausee per una, e un vizio da hipster che finanzia guerrilas e cartello della droga per l'altra.
Anche il semplice gesto di abbracciare la pancia, gesto comune fatto da qualsiasi madre, e' motivo di scherno, per la putana ovviamente, la santa no, la santa e' tenera e protettiva.
Ma allora come hanno scelto chi era chi? Perche' una santa e l'altra no? Perche' per forza sta dicotomia? Non si potrebbe parlare semplicemene di due donne innamorate e incinta che mangiano avocado? 
No, mancherebbe il dramma, la tensione. Queste due donne sono un simbolo, e una delle due rappresenta suo malgrado il simbolo sbagliato. E i simboli quando gli dice male e sono sbagliati, spesso sono target.
Una cosa la abbiamo capita, i tabloid non perdonano la personalita'. Devi essere un simbolo, devi rappresentare la monarchia, devi diventare la monarchia, la quintessenza dell'essere british, oppure devi rappresentare il suo contrario.Devi essere l'alternativa.  Ed eccole il simbolo e l'alternativa:
Di Kate non sappiamo nulla. E' bianca, inglese, coetanea del marito lo ha conosciuto all'universita' ha sopporato un po' di corna, si e' fidanzata sposata fatto 3 figli perso 20 KG, ed e' sempre vicina al marito, silente, sorridente, impeccabile. E' senza dubbio una donna forte, una professionista, sa che compito le spetta e ha abbracciato la causa con tutta se stessa, anche se vuol dire lasciare tutta te stessa, perche' come dicevamo di lei non sappiamo niente. Lei e' il simbolo perfetto della monarchia. Chi non vuole una regina giovane sorridente e carina? Chi puo' competere con la futura regina? Ve lo dico io, nessuno. Pure madre Teresa sarebbe stata la puttana.  
l'altra , Meghan, non e' inglese, non e' bianca, non e' coetanea del marito ma 3 anni piu' grande, e' divorziata, di lei sappiamo moltissimo, la vedevamo in TV la seguivamo su istagram, una star americana piuttosto opinionata e impegnata. Ha sposato l'uomo che ama e ha lsciato carriera, chiuso istagramm, le sue opinioni e consegnato il passaporto. Ma non ha abbracciato la causa con tutta se stessa. io non lo so se pensava di farcela o pensava sarebbe stato meno intenso, fatto sta che ha cambiato idea. Non sull'uomo che ama, ma sulla vita che e' disposta  fare. Da donna indipendente ha scelto altro. impensabile,imperdonabile, e' diserzione. Lei avrebbe dovuto abbracciare la croce, passare il resto della sua vita da muto monito, eterna alternativa spaventosa, lei doveva interpretare il "vedi che ti succede se" doveva accettare di lasciarsi raccontare, senza intervenire mai. 

Ed e' qui che io vedo la differenza, non e' l'avocado, non e' il toccarsi la pancia, non e' lo sposare un principe per interessi (Kate e' figlia di 2 assistenti di volo mai lavorato in vita sua, meghan aveva una carriera e un patrimoio, ma solo meghan e' accusata di arrivismo),la differenzasta nell'essere soggetto o oggetto.
La donna che parla, la donna che non accetta passivamente di esser raccontata e non si piega ad una narrativa di riporto, e' auomaticamete la puttana. 
La povera meghan non ha mai avuto una sola chance. Anzi no non e' vero, meghan ha tutte le chance del mondo, se le e' riprese,insieme al passaporto.

E noi altre da questo che impariamo? Il solito, che le donne sono le peggiori nemiche delle donne. Che una donna che spezza una catena, spesso viene percepita come uno schiaffo in faccia ai sacrifici e sofferenze patite, e quindi viene stigmatizzata.  Su Meghan ho sentito tutto l'archivio del qualunquismo: e' un'arrampicatrice sociale, voleva i soldi, non era nessuno, era un'attricetta, e' una narcisista, il marito ha le mutande in testa. 

Io personalmente penso: vai bella, senza rimorsi senza rimpianti, e buttati il sale dietro le spalle che non si sa mai.









martedì 4 dicembre 2018

bitchy bossy emotional hormonal

E doveva succedere anche nell’evoluta Albione. Tu vai in meeting, sei preparata, si discute l’argomento e capita che sei in disaccordo. Caso vuole che la decisione ultima sia la tua, quindi il tuo “No” pesa e non può essere ignorato. Quindi? Quindi: i know you are a passionate Italian and you can get emotional.  Due stereotipi al prezzo di uno. L’italiana pizza e mandolino e la femmina emotiva. Tutto per un no. 
E ci sarebbe un sacco da dire da analizzare da migliorare. E invece no. In realtà quello che vorrei fare veramente è cappottare una scrivania e uscire dalla stanza, consapevole che se fossi un uomo, la scrivania cappottata non sarebbe emotional ma perfettamente assertiva. 

domenica 14 ottobre 2018

Chi sarebbe il mandante?

Il Papa ha recentemente dichiarato che una donna che ricorre all’aborto è paragonabile a chi per risolvere un problema qualsiasi,anche grave, paga un sicario e uccide. Mi direte,è il Papa che ti aspetti? Educazione, per esempio. Ho due problemi con queste parole: il tono e il senso. Non sono cattolica,neanche cristiana e dal punto di vista etico o morale,le parole del pontefice mi lasciano totalmente indifferente.Sono conscia della soggettività, personale e culturale, della mia condotta morale.Non aspiro ad essere accettata o perdonata e non mi aspetto di non essere giudicata, LORO sono religiosi e hanno opinioni forti in merito a quasi tutto dal cibo all’abbigliamento, sanno quale sia il modo giusto per vivere e morire. Ognuno di LORO, quale che sia la religione di appartenenza. Io no. Io improvviso. Le parole del Papa,in questo caso, non lasciano molto spazio al dubbio su cosa sia giusto o sbagliato fare in merito all’aborto: Non si fa. Lo fai? Assassina. Assassina e codarda. Assassino pure il sicario.Provo infinita compassione nei confronti di tutte quelle donne cattoliche e cristiane che hanno fatto ricorso all’aborto. Deve essere una situazione orribile sentirsi non solo rifiutata ma anche condannata da quella che per te è la tua famiglia spirituale. La compassione manca invece nelle parole del Papa. Le sta cacciando di casa e a muso duro. Questa durezza mi irrita. La mia insegnante di lettere ci allettava dicendoci: Con le parole puoi dire tutto e il contrario di tutto, se conosci le parole diventi il padrone della
conversazione, se no ne sarai lo schiavo. il Papa è un uomo colto, uno studioso, poliglotta, letterato. Non si esprime a vanvera, non parla come viene viene, le parole le sceglie. Ha scelto parole pesantissime: Assassina.Sicario. Ha detto quello che voleva dire come lo voleva dire, voleva colpire su più fronti, mortificare le donne e pungolare il personale sanitario ,cercava una reazione emotiva “ alla Salvini”. Se il Papa si mette a comunicare  a livello di Salvini, fuori gli ospedali troveremo le barricate di antiabortisti. E pure dentro. Medici e infermieri con la maglietta “non sono un sicario”
C’è poi il senso. Il Papa definisce le donne assassine e sicari i medici garanti dell’applicazione della legge 194 ed è tutto normale. Tutti zitti. Se chiedi ma hai sentito che ha detto? La risposta è la solita: che ti aspetti è il Papa, e io sbrocco e vorrei urlare: e infatti lo sto a chiedere a te non a lui , da lui non mi aspetto un cavolo da te mi aspetto che ti incazzi, che ti domandi perché non ci sia stato un politico uno che abbia risposto alla dichiarazione  prendendo posizione e riaffermando il diritto alla scelta per le donne. Nessuno ha dichiarato solidarietà ai medici che garantiscono l’applicazione della194 facendoli sentire apprezzati e necessari, difendendoli da questo colpo basso che per quanto ne sappiamo potrebbe pure colpirli particolarmente a livello umano visto che probabilmente sono cristiani. Ma ormai è così, in apatia totale si da sta risposta in automatico: Ma è il Papa, che ti aspetti? Finito.Fatto. In 3 parole ti ho detto che sono laica che il Papa non è un riferimento, al massimo ci si aggiunge: Ma perché ti aspettavi fosse meglio degli altri? E a posto, il lavoro mio l’ho fatto. E invece no. Perché appunto quello è il Papa, e lui non mollerà mai. E non dobbiamo mollare neanche noi. 

E se i politici non difendono i nostri medici, li dobbiamo difendere noi. Ce ne abbiamo pochissimi, teniamoceli da conto. 

sabato 30 maggio 2015

I bambini mostrano le cicatrici come medaglie. Gli amanti le usano come segreti da svelare. Una cicatrice è ciò che avviene quando la parola si fa carne. (Leonard Cohen)

Io non parlo mai di cancro.
Perché non parlo di cose che non conosco. Poi pero' ho messo a posto le foto,e mi sono capitate in mano due vecchie carte di identitá.Quelle di mia nonna. Due foto,scattate a distanza di 4 anni. Due persone diverse.Mentre succedeva, io non me ne sono accorta. In famiglia ormai dopo anni, ci scherziamo,dicendo che nonna é morta con una bella pelle.Si perché mia nonna ha avuto una cancro assurdo della pelle.Solo guardando quelle foto mi rendo contto della trasformazione radicale.Mentre no.Mentre le spalmavo la crema,e commentavo insieme alle mie zie"beh mi pare che sta meglio no?".

Le malattie spesso sono una cosa privata. Si soffre da soli.Il dolore lo senti solo tu.
In alcuni casi invece no. Ci sono malattie che non si limitano al privato, Non si limitano a farti del male in privato, i sono malattie che ti costringono a dichiararti malata.a mostrarti malata. Malattie che ti trasformano il corpo. Come si vive? Come si sopravvive? Io non lo so.L'ho visto, me  lo sono fatto raccontare, Ho cercato di capire,ma resta il fatto che non lo so.
Quando mi capita di vedere iniziative tipo FIOCCO ROSA, resto sempre un passo indietro. Non sono mai pro o contro. Le donne sono tante, con sensibilitá diverse per oguna di loro e cio' che é scioccante per una é necessario per un'altra, E comunque sento sempre che la mia opinione, in questo caso specifico, vale meno, Perché non é un'opinione(non avendo esperienza dei fatti) ma é un'impressione.Quindi  tendenzialmente taccio e ascolto.
Oggi pero' ho visto questo. #Survivors.  di Alexsandro Palombo.

Non amo particolarmente i focchi rosa,ma amo l'idea di riappropriarsi di un corpo che una malattia ha cercato di portarci via. Amo l'idea che cicatrice non sia sinonimo di vergogna,ma vittoria.  Amo l'idea di un corpo che é vivo. Orgogliosamente vivo.Un corpo di guerriera.Un corpo bello. un corpo vivo.Di donne belle.Donne vive.


sabato 4 aprile 2015

Il corpo é tuo per altri 90 giorni.


Nello stato dell'Indiana una donna é stata accusata  ed é stata condannata(20 anni di prigione) per essersi causata un aborto e non aver accudito il feto abortito. Trovate la storia qui:



Io non mi sto chiedendo se lo ha fatto o meno, non mi sto chiedendo,qualora lo abbia fatto, il perché lo ha fatto, non mi sto chiedendo come sia  possibile farlo, non mi sto chiedendo neanche se lo farei  io e in caso perché e come farei. Io non ho giudizi. Solo tante domande e un opinione.
ma iniziamo dalle domande, l'opinione ve la dico dopo.

Quanti sono 9 mesi? Se sei incinta e non lo desideri,troppi e troppo pochi allo stesso tempo.

Secondo legislazione italiana infatti, una donna ha diritto a chiedere e compiere un'interruzione di gravidanza entro i primi 90 giorni di gestazione. 

Quanto tempo hai per l'interruzione di gravidanza?
Per la legge italiana l'aborto è consentito nei primi 90 giorni di gestazione (cioè dal primo giorno dell'ultima mestruazione), che corrisponde in termini ecografici a 12 settimane e 6 giorni. Questo significa se hai 7 giorni di ritardo sei già al 37° giorno di gestazione, a meno che le tue mestruazioni siano irregolari, nel qual caso quello che conta è l'ecografia. Se l'ultima mestruazione è stata molto scarsa potresti essere incinta dal mese precedente e avere molto meno tempo di quanto supponi per fare l'aborto.(Metto in grassetto l'ultima frase perchénon so voi, ma a me,mi TERRORIZZA) 

Lo sospetti dopo 28 giorni, non ti vuoi far prendere dall'ansia quindi 48 ore di ritardo gliele concedi, poi sbrocchi vai in farmacia compri il test,e al trentesimo giorno scopri che sei incinta. Nei hai altri 60 per decidere cosa vuoi fare ed eventualmente farlo, quindi appuntamenti analisi colloqui, medici obiettori, ospedali senza medico non obiettore,insomma tante cose da pansare e da fare.

Non sono molti, poi se sei nata in alcune regioni di italia dove l'obiezione di coscienza é pratica comune(fino al 98% di obiettori in Liguria per esempio), sono ancora di meno.

E se non ti bastano? Basta?Fottuta?Ancora no. 

Se sei incinta da più di 90 giorni? 
La legge italiana consente l'interruzione della gravidanza oltre i 90 giorni solo in caso di grave rischio per la salute materna. Anche in caso di gravi malformazioni fetali si può ottenere l'interruzione della gravidanza solo con un certificato psichiatrico che attesti il rischio per la salute mentale della madre.

La legge quindi prevede che se il feto é gravemente malformato, o in caso di rischio per la salute della madre, é possibile ottenere l'interruzione di gravidanza.buono,Giusto.
C'é anche un altro caso, contemplato. La pazzia della madre.
Voi,giá madri non piu' solo donne, potete andare da uno psichiatra e farvi mettere nero su bianco,che un solo altro giorno di gravidanza vi fará perdere il senno.
Avete avuto 90 giorni per decidere cosa volevate fare, poi, senza motivo plausibile(feto sano, gravidanza normale) a differenza delle altre donne sane di mente, siete impazzita e avete deciso che voi madre non lo volete diventare. E' consentito, Lo dice lo psichiatra e lo dice la legge.
E per scelta? NO! 
Qualsiasi cosa sia successa nella tua vita, dopo il novantesimo giorno di gravidanza, perdita del lavoro, lutto collettivo,divorzio,crollo della casa, tutto va ricondotto ad una condizione psicologica fragile e a rischio. 
Non esiste la possibilitá di lucida decisione. Sei psicologicamente fragile,senno' te lo tenevi, stacce.

Ora l'opinione:
Non so a voi, ma a me sta data di scadenza apposta alla mia luciditá mentale, un po' mi irrita. Se poi penso a questa donna, finita sotto processo e condannata(nel peggiore dei casi senza essersi procurata volontariamente un aborto ma solo per averlo desiderato e poi ottenuto in modo non dipendente dalla sua volontá) per aver abortito al di fuori dei termini della legge dello stato dell'indiana, io impazzisco.
Se penso a quando a Napoli le forze dell'ordine entrarono in un ospedale su denuncia anonima a proposito di interruzioni di gravidanza praticate al di fuori dei termini di legge,e interrogarono una donna che aveva appena abortito, requisendo il "materiale abortivo"(cito a mente le parole che uso' all'epoca un giornalista), io impazzisco.

E non voglio sentire storie, tipo pillola preservativi stacci attenta, hai avuto 3 mesi,anzi 5. Non é il punto questo. Potremmo parlare di contraccezione, accesso alla contraccezione, educazione sessuale, mi trovate pronta, vi sono vicina, ma non é questo ORA il punto.

Il punto é il libero arbitrio. Il punto é che da un certo momento in poi, tu non conti piu', tu non sei piu' solo tu, ma sei un voi,e sei responsabile per la vita di un altro al punto tale che se fai qualcosa che la mette a rischio puoi essere accusata di feticidio. Non si tratta solo di volontá, e giá questo é gravissimo e inaccettabile, ma anche di mancanza di volontá di proteggere.Sei incinta di 6 mesi sali su una sedia per pulire le finestre cadi e perdi il feto? il tuo é stato un comportamento irresponsabile. E non lo sapro' mai se ci sei salita apposta o é stato un incidente.
Perché vorrei saperlo?

Perche credo fermamente che  una donna che voglia abortire, non debba fornire giustificazione per la sua scelta a nessuno se non a se stessa. Che abbia il diritto a tutto il supporto necessario, economico e psicologico, ma su sua richiesta e  in caso di( a suo giudizio) confusione o crisi ,e non per coercizione da parte dello stato.
Vorrei che da questi incontri ne potesse uscire  fuori  anche intatta nella sua persona e sanitá mentale , quale che sia la decisione presa, e non  sempre e solo come una persona a rischio di crollo psicologico.

Perché come dicevo all'inizio, non voglio sapere perché lo fa, come lo fa, quando lo fa , se io la farei perché come e quando. Non ho giudizi.
E per citare Jessica Valenti autrice dell'articolo nel link:

sono convinta che una donna che voglia abortire,lo fará, anche s la legge non glielo consente. e che la risposta dello stato a questo, dovrebbe essere supportiva e non punitiva.

When women are desperate to end their pregnancies, they will. The answer to this shouldn’t be punitive, but supportive
https://www.facebook.com/pages/Jessica-Valenti/360994083159?fref=nf),



mercoledì 14 gennaio 2015

Voi, oh, tutti voi NON ROMPETECI I COGLIONI!!!

La satira,a volte mi sciocca. A volte,quando guardo una vignetta, penso: ma che é sta porcata!
A volte trovo la satira offensiva,a volte eccessiva,spesso non elegante. A me personalmente il linguaggio della satira non appartiene. Sono piu' da critica costruttiva io, da scambio dialettico, roba tipo mettiamoci seduti e parliamone anche animatamente ma interagiamo. Della satira ho sempre pensato che fosse non un dialogo ma un monologo, che la animasse lo stesso spirito gigionesco di chi a scuola ti tirava giu' i pantaloni della tuta e poi urlava agli altri di guardare. Non é un dialogo, é un dito puntato.una presa in giro, uno scherzo fatto appositamente per rivelare il tuo punto debole. 
Perché va ammesso, uno lo scherzo lo regge bene e ci ride quando lo condivide, quando non si sente toccato, non quando lo accusa,non quando si sente realmente messo a nudo, in discussione, in ridicolo. Ecco, il motivo principale per cui io continuo a leggere satira é proprio questo: So che ogni volta che mi infastidisce, ho toccato un mio limite. Se una vignetta mi irrita, é perché su quell'argomento io ho perso il senno,la tolleranza,la capacitá di dialogo, Quando una vignetta mi infastidisce, significa che su quell'argomento io non accetto piu' altro confronto, o sei con me o contro di me. Una cosa orribile da pensare di se stessi!
Come si reagisce? boh io mi incazzo solo al pensiero di aver toccato un limite, mi vergogno di aver toccato un limite,e quindi ricomincio a studiare, che non significa cambiare opinione, ma ricordarsi che le opinioni possono sempre cambiare e che sicuramente devono continuare a cambiare approfondendosi, arricchendosi, mica smetto di non essere d'accordo, semplicemente lo so meglio quanto non sono d'accordo te lo spiego meglio quanto secondo me stai a dire una cazzata  ....poi  c'é chi decide che la cosa giusta da fare é smettere di dialogare,con chiunque abbia un'opinione diversa dalla sua .Mica perché é cattivo, fascista,razzista,sessista, no....per rispetto di se stesso ! Per educazione! Perché lo scherzo é bello solo quando dura poco,e soprattutto quando non coinvolge te. D'altronde LUI é  l'offeso, mica il censore! Lui normalmente scherza e ride su TUTTO(il resto) e di TUTTI(gli altri), solo che chiaramente ci sono alcune cose (le sue)  che  sono sacre, non si toccano, vanno rispettate, preservate, conservate. Non é censura! E' Buongusto(il suo) Buonsenso(sempre il suo) Rispetto( dovuto a lui) .
Lui é la vittima da tutelare,sua é la sensibilitá da salvare. E se non ci pensa lo stato a salvargli la sensibilitá, dovrá pensarci qualcun altro, in qualche modo.Qualunque modo.
Brutta bestia gli offesi,sanno portare rancore come pochi


Di F.e Cavanna
(Scrittore e disegnatore Francese)
Voi, i cristiani, gli ebrei, i musulmani, i buddisti, gli scintoisti, gli avventisti, i panteisti, i testimoni di questo e di quello, i satanisti, i guru, i maghi, le streghe, i santoni, quelli che tagliano la pelle del pistolino ai bambini, quelli che cuciono la passerina alle bambine, quelli che pregano ginocchioni, quelli che pregano a quattro zampe, quelli che pregano su una gamba sola, quelli che non mangiano questo e quello, quelli che si segnano con la destra, quelli che si segnano con la sinistra, quelli che si votano al Diavolo, perché delusi da Dio, quelli che pregano per far piovere, quelli che pregano per vincere al lotto, quelli che pregano perché non sia Aids, quelli che si cibano del loro Dio fatto a rondelle, quelli che non pisciano mai controvento, quelli che fanno l’elemosina per guadagnarsi il cielo, quelli che lapidano il capro espiatorio, quelli che sgozzano le pecore, quelli che credono di sopravvivere nei loro figli, quelli che credono di sopravvivere nelle loro opere, quelli che non vogliono discendere dalla scimmia, quelli che benedicono gli eserciti, quelli che benedicono le battute di caccia, quelli che cominceranno a vivere dopo la morte… Tutti voi, che non potete vivere senza un Papà Natale e senza un Padre castigatore. Tutti voi, che non potete sopportare di non essere altro che vermi di terra con un cervello. Tutti voi, che vi siete fabbricati un dio “perfetto” e “buono” tanto stupido, tanto meschino, tanto sanguinario, tanto geloso, tanto avido di lodi quanto il più stupido, il più meschino, il più sanguinario, il più geloso, il più avido di lodi tra voi.
Voi, oh, tutti voi NON ROMPETECI I COGLIONI!!!
Fate i vostri salamelecchi nella vostra capanna, chiudete bene la porta e soprattutto non corrompete i nostri ragazzi.