sabato 30 maggio 2015

I bambini mostrano le cicatrici come medaglie. Gli amanti le usano come segreti da svelare. Una cicatrice è ciò che avviene quando la parola si fa carne. (Leonard Cohen)

Io non parlo mai di cancro.
Perché non parlo di cose che non conosco. Poi pero' ho messo a posto le foto,e mi sono capitate in mano due vecchie carte di identitá.Quelle di mia nonna. Due foto,scattate a distanza di 4 anni. Due persone diverse.Mentre succedeva, io non me ne sono accorta. In famiglia ormai dopo anni, ci scherziamo,dicendo che nonna é morta con una bella pelle.Si perché mia nonna ha avuto una cancro assurdo della pelle.Solo guardando quelle foto mi rendo contto della trasformazione radicale.Mentre no.Mentre le spalmavo la crema,e commentavo insieme alle mie zie"beh mi pare che sta meglio no?".

Le malattie spesso sono una cosa privata. Si soffre da soli.Il dolore lo senti solo tu.
In alcuni casi invece no. Ci sono malattie che non si limitano al privato, Non si limitano a farti del male in privato, i sono malattie che ti costringono a dichiararti malata.a mostrarti malata. Malattie che ti trasformano il corpo. Come si vive? Come si sopravvive? Io non lo so.L'ho visto, me  lo sono fatto raccontare, Ho cercato di capire,ma resta il fatto che non lo so.
Quando mi capita di vedere iniziative tipo FIOCCO ROSA, resto sempre un passo indietro. Non sono mai pro o contro. Le donne sono tante, con sensibilitá diverse per oguna di loro e cio' che é scioccante per una é necessario per un'altra, E comunque sento sempre che la mia opinione, in questo caso specifico, vale meno, Perché non é un'opinione(non avendo esperienza dei fatti) ma é un'impressione.Quindi  tendenzialmente taccio e ascolto.
Oggi pero' ho visto questo. #Survivors.  di Alexsandro Palombo.

Non amo particolarmente i focchi rosa,ma amo l'idea di riappropriarsi di un corpo che una malattia ha cercato di portarci via. Amo l'idea che cicatrice non sia sinonimo di vergogna,ma vittoria.  Amo l'idea di un corpo che é vivo. Orgogliosamente vivo.Un corpo di guerriera.Un corpo bello. un corpo vivo.Di donne belle.Donne vive.


sabato 4 aprile 2015

Il corpo é tuo per altri 90 giorni.


Nello stato dell'Indiana una donna é stata accusata  ed é stata condannata(20 anni di prigione) per essersi causata un aborto e non aver accudito il feto abortito. Trovate la storia qui:



Io non mi sto chiedendo se lo ha fatto o meno, non mi sto chiedendo,qualora lo abbia fatto, il perché lo ha fatto, non mi sto chiedendo come sia  possibile farlo, non mi sto chiedendo neanche se lo farei  io e in caso perché e come farei. Io non ho giudizi. Solo tante domande e un opinione.
ma iniziamo dalle domande, l'opinione ve la dico dopo.

Quanti sono 9 mesi? Se sei incinta e non lo desideri,troppi e troppo pochi allo stesso tempo.

Secondo legislazione italiana infatti, una donna ha diritto a chiedere e compiere un'interruzione di gravidanza entro i primi 90 giorni di gestazione. 

Quanto tempo hai per l'interruzione di gravidanza?
Per la legge italiana l'aborto è consentito nei primi 90 giorni di gestazione (cioè dal primo giorno dell'ultima mestruazione), che corrisponde in termini ecografici a 12 settimane e 6 giorni. Questo significa se hai 7 giorni di ritardo sei già al 37° giorno di gestazione, a meno che le tue mestruazioni siano irregolari, nel qual caso quello che conta è l'ecografia. Se l'ultima mestruazione è stata molto scarsa potresti essere incinta dal mese precedente e avere molto meno tempo di quanto supponi per fare l'aborto.(Metto in grassetto l'ultima frase perchénon so voi, ma a me,mi TERRORIZZA) 

Lo sospetti dopo 28 giorni, non ti vuoi far prendere dall'ansia quindi 48 ore di ritardo gliele concedi, poi sbrocchi vai in farmacia compri il test,e al trentesimo giorno scopri che sei incinta. Nei hai altri 60 per decidere cosa vuoi fare ed eventualmente farlo, quindi appuntamenti analisi colloqui, medici obiettori, ospedali senza medico non obiettore,insomma tante cose da pansare e da fare.

Non sono molti, poi se sei nata in alcune regioni di italia dove l'obiezione di coscienza é pratica comune(fino al 98% di obiettori in Liguria per esempio), sono ancora di meno.

E se non ti bastano? Basta?Fottuta?Ancora no. 

Se sei incinta da più di 90 giorni? 
La legge italiana consente l'interruzione della gravidanza oltre i 90 giorni solo in caso di grave rischio per la salute materna. Anche in caso di gravi malformazioni fetali si può ottenere l'interruzione della gravidanza solo con un certificato psichiatrico che attesti il rischio per la salute mentale della madre.

La legge quindi prevede che se il feto é gravemente malformato, o in caso di rischio per la salute della madre, é possibile ottenere l'interruzione di gravidanza.buono,Giusto.
C'é anche un altro caso, contemplato. La pazzia della madre.
Voi,giá madri non piu' solo donne, potete andare da uno psichiatra e farvi mettere nero su bianco,che un solo altro giorno di gravidanza vi fará perdere il senno.
Avete avuto 90 giorni per decidere cosa volevate fare, poi, senza motivo plausibile(feto sano, gravidanza normale) a differenza delle altre donne sane di mente, siete impazzita e avete deciso che voi madre non lo volete diventare. E' consentito, Lo dice lo psichiatra e lo dice la legge.
E per scelta? NO! 
Qualsiasi cosa sia successa nella tua vita, dopo il novantesimo giorno di gravidanza, perdita del lavoro, lutto collettivo,divorzio,crollo della casa, tutto va ricondotto ad una condizione psicologica fragile e a rischio. 
Non esiste la possibilitá di lucida decisione. Sei psicologicamente fragile,senno' te lo tenevi, stacce.

Ora l'opinione:
Non so a voi, ma a me sta data di scadenza apposta alla mia luciditá mentale, un po' mi irrita. Se poi penso a questa donna, finita sotto processo e condannata(nel peggiore dei casi senza essersi procurata volontariamente un aborto ma solo per averlo desiderato e poi ottenuto in modo non dipendente dalla sua volontá) per aver abortito al di fuori dei termini della legge dello stato dell'indiana, io impazzisco.
Se penso a quando a Napoli le forze dell'ordine entrarono in un ospedale su denuncia anonima a proposito di interruzioni di gravidanza praticate al di fuori dei termini di legge,e interrogarono una donna che aveva appena abortito, requisendo il "materiale abortivo"(cito a mente le parole che uso' all'epoca un giornalista), io impazzisco.

E non voglio sentire storie, tipo pillola preservativi stacci attenta, hai avuto 3 mesi,anzi 5. Non é il punto questo. Potremmo parlare di contraccezione, accesso alla contraccezione, educazione sessuale, mi trovate pronta, vi sono vicina, ma non é questo ORA il punto.

Il punto é il libero arbitrio. Il punto é che da un certo momento in poi, tu non conti piu', tu non sei piu' solo tu, ma sei un voi,e sei responsabile per la vita di un altro al punto tale che se fai qualcosa che la mette a rischio puoi essere accusata di feticidio. Non si tratta solo di volontá, e giá questo é gravissimo e inaccettabile, ma anche di mancanza di volontá di proteggere.Sei incinta di 6 mesi sali su una sedia per pulire le finestre cadi e perdi il feto? il tuo é stato un comportamento irresponsabile. E non lo sapro' mai se ci sei salita apposta o é stato un incidente.
Perché vorrei saperlo?

Perche credo fermamente che  una donna che voglia abortire, non debba fornire giustificazione per la sua scelta a nessuno se non a se stessa. Che abbia il diritto a tutto il supporto necessario, economico e psicologico, ma su sua richiesta e  in caso di( a suo giudizio) confusione o crisi ,e non per coercizione da parte dello stato.
Vorrei che da questi incontri ne potesse uscire  fuori  anche intatta nella sua persona e sanitá mentale , quale che sia la decisione presa, e non  sempre e solo come una persona a rischio di crollo psicologico.

Perché come dicevo all'inizio, non voglio sapere perché lo fa, come lo fa, quando lo fa , se io la farei perché come e quando. Non ho giudizi.
E per citare Jessica Valenti autrice dell'articolo nel link:

sono convinta che una donna che voglia abortire,lo fará, anche s la legge non glielo consente. e che la risposta dello stato a questo, dovrebbe essere supportiva e non punitiva.

When women are desperate to end their pregnancies, they will. The answer to this shouldn’t be punitive, but supportive
https://www.facebook.com/pages/Jessica-Valenti/360994083159?fref=nf),



mercoledì 14 gennaio 2015

Voi, oh, tutti voi NON ROMPETECI I COGLIONI!!!

La satira,a volte mi sciocca. A volte,quando guardo una vignetta, penso: ma che é sta porcata!
A volte trovo la satira offensiva,a volte eccessiva,spesso non elegante. A me personalmente il linguaggio della satira non appartiene. Sono piu' da critica costruttiva io, da scambio dialettico, roba tipo mettiamoci seduti e parliamone anche animatamente ma interagiamo. Della satira ho sempre pensato che fosse non un dialogo ma un monologo, che la animasse lo stesso spirito gigionesco di chi a scuola ti tirava giu' i pantaloni della tuta e poi urlava agli altri di guardare. Non é un dialogo, é un dito puntato.una presa in giro, uno scherzo fatto appositamente per rivelare il tuo punto debole. 
Perché va ammesso, uno lo scherzo lo regge bene e ci ride quando lo condivide, quando non si sente toccato, non quando lo accusa,non quando si sente realmente messo a nudo, in discussione, in ridicolo. Ecco, il motivo principale per cui io continuo a leggere satira é proprio questo: So che ogni volta che mi infastidisce, ho toccato un mio limite. Se una vignetta mi irrita, é perché su quell'argomento io ho perso il senno,la tolleranza,la capacitá di dialogo, Quando una vignetta mi infastidisce, significa che su quell'argomento io non accetto piu' altro confronto, o sei con me o contro di me. Una cosa orribile da pensare di se stessi!
Come si reagisce? boh io mi incazzo solo al pensiero di aver toccato un limite, mi vergogno di aver toccato un limite,e quindi ricomincio a studiare, che non significa cambiare opinione, ma ricordarsi che le opinioni possono sempre cambiare e che sicuramente devono continuare a cambiare approfondendosi, arricchendosi, mica smetto di non essere d'accordo, semplicemente lo so meglio quanto non sono d'accordo te lo spiego meglio quanto secondo me stai a dire una cazzata  ....poi  c'é chi decide che la cosa giusta da fare é smettere di dialogare,con chiunque abbia un'opinione diversa dalla sua .Mica perché é cattivo, fascista,razzista,sessista, no....per rispetto di se stesso ! Per educazione! Perché lo scherzo é bello solo quando dura poco,e soprattutto quando non coinvolge te. D'altronde LUI é  l'offeso, mica il censore! Lui normalmente scherza e ride su TUTTO(il resto) e di TUTTI(gli altri), solo che chiaramente ci sono alcune cose (le sue)  che  sono sacre, non si toccano, vanno rispettate, preservate, conservate. Non é censura! E' Buongusto(il suo) Buonsenso(sempre il suo) Rispetto( dovuto a lui) .
Lui é la vittima da tutelare,sua é la sensibilitá da salvare. E se non ci pensa lo stato a salvargli la sensibilitá, dovrá pensarci qualcun altro, in qualche modo.Qualunque modo.
Brutta bestia gli offesi,sanno portare rancore come pochi


Di F.e Cavanna
(Scrittore e disegnatore Francese)
Voi, i cristiani, gli ebrei, i musulmani, i buddisti, gli scintoisti, gli avventisti, i panteisti, i testimoni di questo e di quello, i satanisti, i guru, i maghi, le streghe, i santoni, quelli che tagliano la pelle del pistolino ai bambini, quelli che cuciono la passerina alle bambine, quelli che pregano ginocchioni, quelli che pregano a quattro zampe, quelli che pregano su una gamba sola, quelli che non mangiano questo e quello, quelli che si segnano con la destra, quelli che si segnano con la sinistra, quelli che si votano al Diavolo, perché delusi da Dio, quelli che pregano per far piovere, quelli che pregano per vincere al lotto, quelli che pregano perché non sia Aids, quelli che si cibano del loro Dio fatto a rondelle, quelli che non pisciano mai controvento, quelli che fanno l’elemosina per guadagnarsi il cielo, quelli che lapidano il capro espiatorio, quelli che sgozzano le pecore, quelli che credono di sopravvivere nei loro figli, quelli che credono di sopravvivere nelle loro opere, quelli che non vogliono discendere dalla scimmia, quelli che benedicono gli eserciti, quelli che benedicono le battute di caccia, quelli che cominceranno a vivere dopo la morte… Tutti voi, che non potete vivere senza un Papà Natale e senza un Padre castigatore. Tutti voi, che non potete sopportare di non essere altro che vermi di terra con un cervello. Tutti voi, che vi siete fabbricati un dio “perfetto” e “buono” tanto stupido, tanto meschino, tanto sanguinario, tanto geloso, tanto avido di lodi quanto il più stupido, il più meschino, il più sanguinario, il più geloso, il più avido di lodi tra voi.
Voi, oh, tutti voi NON ROMPETECI I COGLIONI!!!
Fate i vostri salamelecchi nella vostra capanna, chiudete bene la porta e soprattutto non corrompete i nostri ragazzi.

martedì 4 novembre 2014

Non sono i video, sono i commenti che non sopporto piu'

Il primo video lo hanno girato in Egitto. Era una ragazza, camminava in strada, una telecamera addosso, non c'erano commenti solo sguardi, gli sguardi di ogni singolo uomo che incrociava.Molto inquietante. Ultimamente hanno realizzato altri video, New York mi pare,e Roma. Agli sguardi si aggiungono i commenti.

Io sono una femmina, quei video non é che mi abbiano mostrato niente di nuovo.Giro con una faccia e con due tette da quando ho 13 anni. Niente di eccezionale sia chiaro, ne' la faccia ne' le tette, ma pare che bastino.

Di quei video io non ho ascoltato una sola parola. Le so. Conosco i bella, gli amore, i te rode er culo? vié qua che te lo gratto. Carini eh? I maschi per strada sanno essere dei gran poeti. Quello che non sanno é quanti sono. Ci saranno rimasti male? Voglio dire, quello che quando ti vede ti dice "ma quanto me ce vole per finitte tutta" sapendo che a fine giornata di stornelli ne hai collezionati una quindicina, non si sentirá troppo medio? Dispiacerebbe. Metti che poi mi si deprime e smette. Non sia mai! Io la mattina mi trucco solo per questo!

Comunque, come dicevo, prima gli sguardi, poi i commenti ...e alla fine i commentatori.

E che scrivono i commentatori?Riflessioni grosse che richiedono tempo e spazio, che non abbiamo quindi ve le riassumo:
 E che sará mai un complimento! Pensa quando sei vecchia e non te li fanno piu'.
Questo dicono.

A parte che dove sta scritto, metti che incontro il gerontofilo, vuoi che una fischiatina non me la fa? E poi ma puo' mai essere questo il punto?
Puo' essere mai che stiamo a discutere su un "bella"?Solo le "femministe"(ste zitelle acide e pelose che non le guarda nessuno racchie brutte che sono) si incazzano per un bella. E poi a tutte le donne piace ricevere i complimenti. Si sa. E  infatti fra i vari commenti (tralasciando le minacce di stupro gli insulti e le valutazioni estetiche  probabilmente scritti da parenti e amici per far crescere l'attenzione sul caso, niente di vero o serio sia chiaro) 
tirano un casino quelli tipo:fa cosi' perché é brutto, se le piaceva vedi come rideva
E ci mancherebbe pure che devo ride a chi non me piace! 

Qui non si parla di Belle(o brutte, perché le bocche si aprono pure per insultare) Qui si parla di spazio. Spazio vitale. E di cultura. 
Perché c'é il bella, ma c'é pure il "perché non ridi" e c'é quello che tu non guardi continui a camminare e lui ti segue e continua a parlarti e tu vai dritta e lui si innervosisce e magari si stufa ma magari no e ti strattona, o ti insulta. C'é quello che al bella fa seguire la manata o  il pizzico. 
Qui non si sta parlando di estetica, ma di etica .
Di due individui che camminano in strada uno si sente il padrone e puo' dire e fare cio' che vuole e ha dominio su se e cio' che lo circonda,l'altro no .L'altro é ospite in uno spazio non suo, nel quale puo' stare ma solo ed esclusivamente a disposizione dell'unico padrone assoluto, Il maschio.
Ecco, l'ho detto. MASCHIO PADRONE. E adesso mi vado a depilare, che io sono una femminista di tipo liscio.Voi guardatevi il video. Questo fa ride.


mercoledì 27 agosto 2014

Rape? It's your fault': fighting mindsets with sarcasm now

Scelgono il sarcasmo e l-ironia per combattere il pregiudizio.
Il video é ben fatto, i messaggi ci sono tutti, basterebbe guardare,ascoltare.
Per un secondo ho pensato che forse ce la si puo'fare. Poi ho letto i commenti al video.
Niente, gnafamo. Pero- continuo, pure se penso che gnafamo, continuo.
E infatti il video lo pubblico.


sabato 8 marzo 2014

8 marzo.

Non me ne frega un cavolo di quello che farete o non farete oggi.


No. Non me ne frega nulla di quello che farete voi oggi.Del perchè lo farete o non lo farete.
Me ne fotto se preferite le rose i tulipani o l'erba di campo alla mimosa. Me ne frego di sentirvi sproloquiare su quanto sia vecchia questa manifestazione, su quanto siano eccessive le femministe,e che non la volete una festa della donna perchè la vostra festa è tutto l'anno. Io me ne frego,ed in effetti di feste delle donne so proprio poco....un po' di piu' so di donne alle quali fanno la festa. In ufficio, in famiglia, per strada, nelle leggi, in farmacia e in ospedale.A botte di legge 40 di revisione 194 di obiezione di coscienza di quote rosa. Ma non dubito di quello che dite, sia chiaro. Si vede che frequentiamo posti differenti.
Siete libere voi, siete emancipate, siete evolute. Non avete catene,fate tutto da sole e non vi sentite oppresse,mai. Voi ce l'avete la parità. Son contenta.
Io no. E quindi,scusate,ma  me ne frego di quanto siete libere E me ne frego di quello che farete o non farete oggi
In fondo in fondo sono convinta che farete oggi quello che fate sempre. Perchè 8 marzo non è un giorno è una vita. E perchè dovreste essere oggi diverse da come siete sempre?

Io oggi marcio, come ieri, come domani. per tutta la vita.Fino a che ce ne sarà anche solo una che non è libera. A cominciare da me.

lunedì 3 marzo 2014

Va bene lo ammetto:Ho un problema con i cereali.


Quando io ero piccola morivo dalla voglia di fare colazione coi corn flakes.Non era possibile. Mia nonna, implacabile tradizionalista che la televisione non la guardava neanche quando la spolverava,non ci pensava proprio a comprare i corn flakes. Non avrebbe saputo neanche come pronunciare la parola. Come glielo diceva al Sor Emilio, dell'emporio sotto casa? Al massimo avrebbe potuto chiedere dei fiocchi d'avena, ma non lo avrebbe mai fatto. I fiocchi 'avena? Per lei quello era cibo da cani, o da galline.

Quindi tutte le mattine mi svegliava con il tintinnio del cucchiaino nel bicchiere di vetro. Mescolava latte e orzobimbo, apparecchiava la tavola(si lei apparecchiava pure per colazione) e mi contava 5 biscotti. Mica biscottacci, no! Gentilini! Diciamocelo, non mi stava mica maltrattando, ma io ero piccola! la guardavo la televisione io, anche se un po' di nascosto, e nelle pubblicità c'erano i corn flakes, e io li volevo tantissimo! Li avevo assaggiati a casa di un'amichetta, figlia di separati che abitava con la mamma e non con la nonna, una mamma moderna, una che aveva fatto il 68 e quindi comprava i conflakes. Non sapevano di nulla.
E' vero. i primi corn flakes, quelli anni 80, quelli col gallo sulla scatola, erano solo cereali, nudi un po' insipidi, niente di che. Ma io li volevo.L'ho detto tantissimo? Lo ridico:Tantissimo.
Poco tempo dopo sono diventata anche io figlia di una madre moderna separata che aveva fatto il 68. Una madre cosi' faceva 2 lavori, stava fuori casa 14 ore al giorno,non aveva tempo per cucinare,faceva la spesa il sabato alla Standa, ti faceva mettere nel carrello tutto quello che volevi, basta che fosse rapido precotto e facile da scongelare o cucinare, che tanto te lo saresti dovuto preparare da sola.
Il mercato nel frattempo si era evoluto, americanizzato, ingolosito, ai primi cereali si erano affiancati i CHOCOPOPS.
Era riso soffiato, quindi fondamentalmente sempre cibo da cani, ma ricoperti di una patina cacaosa che ti colorava il latte di marrone e lo aromatizzava al Nesquik. Ovviamente io li compravo SEMPRE. in realtà non è che mi piacessero molto. il riso nel latte si ammollava subito, diventava una pappetta moscia che a me faceva senso anche solo avvicinare alle labbra figuriamoci ingoiare,ma i primi 45 secondi erano di estasi pura.
Riempivo la ciotola di questo riso nero croccantoso che mentre lo versavi faceva crsssssshshhhhhhhhhh, poi mettevo pochissimo latte, e cominciavo a sgranocchiare, al cinquantatreesimo secondo pappetta, bleah, basta mangio biscotto.
E poi?
E poi arriva l'adultescenza, quel periodo strano in cui vai a letto alle 4 del mattino dopo aver bevuto un cappuccino e mangiato un cornetto in mezzo alla strada ....o un panino......o una pizzetta, insomma dipende da quanto alcool devi assorbire,e ti risvegli tre ore dopo che, insomma, colazione l'hai già fatta! Quindi? Quindi nulla, in ufficio, caffè doppio alla macchinetta,e basta. Lunghi anni senza colazione, lunghi anni senza cereali.
Quasi non ci pensi piu' che la vita ti cambia ancora. C'hai una casa tua, dormi un po' di piu', bevi un po' di meno, fai la spesa,e li vedi. Scaffali interi pieni di cereali di ogni marca, forma e colore. Ce ne sono di Bio, di transgenici, ai 5 cereali, al riso, con le noccioline, la frutta disidratata,equosolidali, con le vitamine di rinforzo. Chi non trova il cereale dei suoi sogni? Chi non lo vuole! Un triste!
Ed io tutto posso essere,ma triste raramente.
Quindi.
Kellogs Extra Pepites.
Ci sono i cereali in fiocchi, croccanti! Non moscetti!Rivestiti di una patina sottile e non fastidiosa di zuccherino buono. E non sono soli, che si afflosciano! No! Li hanno legati in agglomerati croccantosi che quando li mordi dopo un minuto che stanno nel latte o nello yogurt ancora fanno crock!
Ci sono le nocciole a pezzetti,e le noccioline pure!
Ci sono le pepite di cioccolato!!!!
Sono senza dubbio alcuno i cereali dei miei sogni.
Quelli che avevo sempre desiderato fin dalla prima volta che avevo assaggiato i cereali.
Sono i cereali che immaginavo ogni volta che vedevo lo spot alla T.V.
Sono talmente buoni che sono buoni pure nel latte.E a me il latte mica mi piace tanto!
Sono talmente buoni che sono buoni pure da soli.Crudi. Tipo patatine.

Hanno 497 calorie per 100 grammi.

IO NON LI DEVO COMPRARE MAAAAAIIIIIPPPPPIUUUUUUUUUUUU?.